Si chiamava Eugenio , mori' da eroe .

"Il Col del Rosso era ormai occupato quando giunse l’ordine di ritirarsi . L’ufficiale si rifiutò e venne ucciso in battaglia".

Ci son esseri umani che vivono immersi nel dubbio e si pongono continuamente quesiti che spesso si rivelano irrispondibili . Beh , l'autore di questo blog fa parte di questa catagoria di persone.

Tali domande sono di ogni sorta e spaziano dalle esistenziali " Siamo soli nell' universo?" , o " Ma Dio esiste ? E qualora esistesse mi stimerebbe'? alle prettamente linguistiche "Ma se dira' Badìoli o Badiòli ? passando per le vaticinanti "Riuscira' mai Campetti Marco a superare l'imbrocchimento a Bijardi' e tornare il campione di prima ? o "Riuscira' Pollo (Pallotto Marco , nrd) ha riacquistare il dono della parola ?E se non riesce a parlare , come marianna ha fatto a "cantare" , "infamando" un nostro collega di FantaCalcio(M. A , nrd) per questioni extracalcistiche (e extralegali) ?, E infine la domanda delle domande , l' ossessivamente martellante " Che fine ha fatto Fabio Nalli"?

Ma nonostante questa mia attitudine , in ben 22 porci anni di vita , incredibilmente non mi son mai chiesto chi accipicchia fosse tale Eugenio Niccolai , ovvero colui il quale da il nome alla via (citata piu' volte in questa sede) in cui vivo dalla nascita e in cui dimora anche il buon Salvucci , ultimo in classifica.

Ebbene , tramite Messagero Marche che proprio ieri ricordava in un articolo la sua eroica morte avvenuta 90anni fa , ora so chi e' :

"Niccolai, rappresenta una figura particolare ed interessante di grande spessore dal punto di vista prettamente militare ed umano. Figlio unico , aveva frequentato la facoltà di giurisprudenza di Macerata fino al 24 maggio del 1915 quando si arruolò.

Fervente animatore del movimento nazionalista, negli anni degli studi si era dedicato al giornalismo diventando corrispondente anche dell’Ordine (l’attuale Corriere Adriatico e del Resto del Carlino fondando l’Associazione della stampa a Macerata). Poi , aime', lo scoppio della guerra e il fronte.

Il sottotenente Niccolai, venne assegnato al 151° Reggimento fanteria, 1° Battaglione 2^ compagnia della gloriosa Brigata Sassari facente parte della terza armata.

Il ventenne corridoniano , allora la sua città si chiamava ancora Pausola , trascorse tre lunghi anni al fronte tra il Carso e l’Altopiano di Asiago facendosi apprezzare dai commilitoni per suo carattere cordiale e aperto, raggiungendo in breve il grado di Capitano. Obiettivo del battaglione, comandato dal Niccolai per la morte del proprio maggiore, era l’ occupazione di una altura alle falde del Col del Rosso sull’Altipiano di Asiago. L’azione era a buon punto quando giunse l’ ordine di ripiegare per l’ incessante fuoco d’artiglieria nemico.

Niccolai però non diede seguito a quell’ ordine e proseguì nell’azione. Era la mattina del 31 gennaio del 1918. Continuò a combattere fino a quando un colpo lo colse in pieno petto uccidendolo all’istante".

Da questa descrizione emerge un personaggio dalle varie sfaccettature , sospeso tra una indole autoritaria e una propensione alla disobbidienza.

Troppo poco per diventare un mito ai miei occhi , piu' che sufficiente per meritarsi un sincero :

"Bella Euge' , riposa in pace".

E oltre alla P.Flow , che il compianto Eugenio aiuti anche l'altro abitante fantabocciofilista di Via Niccolai , quel Mauro Salvucci che tanto ne ha bisogno.

R.I.P